Un recital lirico realizzato in collaborazione con la Fondazione Luciano Pavarotti quale tributo alla memoria del grande Maestro Giuseppe Verdi in occasione del Bicentenario della nascita. Memore delle difficoltà degli esordi, Luciano Pavarotti ha sempre cercato di sostenere i giovani offrendo loro visibilità e, spesso, la possibilità di condividere con lui il palcoscenico.
Evento collaterale:” Il pianoforte di Verdi”
Esposizione di oggetti personali e cimeli verdiani tra cui il famoso pianoforte da concerto Erard -1870 su cui il Maestro compose il terzo atto dell'Otello e parti del Falstaff. Recentemente sottoposto ad un delicato intervento di restauro, lo strumento è stato gentilmente concesso per l'evento dall'Accademia d’Arte Scalabrino.

A distanza di quasi 36 anni da quel 16 settembre 1977 quando Maria Callas cadde a terra fulminata nella propria casa di Parigi, senza un lamento, il suo ricordo è sempre vivo e lacerante nel cuore degli appassionati della lirica di tutto il mondo. Il suo mito si rafforza nel tempo.
Straordinaria cantante e straordinaria attrice, esempio indiscusso di fascino magnetico e irresistibile carisma, per i suoi ammiratori semplicemente "la divina". Ad interpretare i suoi famosi cavalli di battaglia sul palco del Montecatini Opera Festival lo splendido soprano greco Dimitra Theodossiou. Chiudete gli occhi e provate a sognare...

Verdi amava la musica, la patria e le donne.
Contrariamente all’opera classica dove la figura femminile rappresenta lo stereotipo dell’eroina romantica, languida e appassionata, nel teatro musicale del genio verdiano avviene una vera e propria rivoluzione. Dalla “cortigiana” Violetta che tutto dà per l’uomo che ama fino a morirne a Aida unita nell’amore a Radames ma divisa dalla diversa origine, dalla trepida Gilda oggetto esclusivo dell’amore del padre alla zingara fattucchiera Azucena: una straordinaria galleria di personaggi femminili assai complessi ma sempre attualissimi, donne vere di cui è ricca l’opera italiana.

Un viaggio attraverso autentici capolavori della canzone classica napoletana, un genere ancora vivo e vitale, nonostante i suoi 500 anni di storia alle spalle, elemento di eccellenza e simbolo dell’Italia musicale nel mondo. Una sorta di passeggiata sul golfo di Napoli tra i vicoletti “abbascio’o porto”, toccando Marechiaro, Santa Lucia e giungendo in funicolare fino al Vesuvio in mezzo a melodie indimenticabili che costituiscono uno dei massimi vanti della città partenopea e al cui successo hanno contribuito nel tempo interpreti di fama mondiale quali Enrico Caruso, Placido Domingo, Josè Carreras, Luciano Pavarotti, Andrea Bocelli e molti altri ancora.

Evento in collaborazione con Fondazione CARIPT

Nel dialogo tra le culture, l’arte, in particolar modo quella musicale, rappresenta un forte trait – d’union che da sempre lega l’Italia e la Russia, entrambi territori ricchissimi di opere straordinarie e di talenti eccezionali. In Russia risiedono teatri fra i più antichi e prestigiosi, spesso risultato della progettazione di architetti italiani, che per secoli sono arrivati là per condividere il loro lavoro e la loro creatività. In particolare a San Pietroburgo, perla della cultura mondiale, c’è molta Italia.
Nell’anno del Turismo Italia-Russia ecco quindi un progetto di ampio respiro capace di rievocare e consolidare gli antichi legami attraverso la conoscenza dei reciproci immensi patrimoni culturali.

Nel dialogo tra le culture, l’arte, in particolar modo quella musicale, rappresenta un forte trait – d’union che da sempre lega l’Italia e la Russia, entrambi territori ricchissimi di opere straordinarie e di talenti eccezionali. In Russia risiedono teatri fra i più antichi e prestigiosi, spesso risultato della progettazione di architetti italiani, che per secoli sono arrivati là per condividere il loro lavoro e la loro creatività. In particolare a San Pietroburgo, perla della cultura mondiale, c’è molta Italia.
Nell’anno del Turismo Italia-Russia ecco quindi un progetto di ampio respiro capace di rievocare e consolidare gli antichi legami attraverso la conoscenza dei reciproci immensi patrimoni culturali.

Maria José Siri nasce in Uruguay. Di lontane origini italiane inizia a suonare il pianoforte a 5 anni, incentivata dalla passione per la musica del padre, che le insegna a suonare e cantare il Tango. Con l’intenzione di diventare un musicista compositore, Maria decide di imparare a suonare anche la chitarra e quindi il sassofono tenore, scelta che si rivelerà una svolta decisiva per il futuro della giovane cantante. Andando, infatti, a lezione, un giorno, sbaglia orario e per caso assiste ad una lezione di canto. L’insegnante rimane impressionata dalla sua voce e la convince ad iniziare a studiare con lei. Una rivelazione per Maria che trova nella lirica la sua naturale inclinazione che le permette di trasmettere tutte le emozioni che ha dentro e “sentirsi tutt’uno con il mondo”.

Un doveroso omaggio ad uno dei massimi operisti della storia: Giacomo Puccini, compositore tanto amato dal pubblico di tutto il mondo, con cui si chiude il secolo d’oro dell’opera, un’invenzione tutta italiana che ci ha aiutato a far conoscere al mondo intero.
Il programma della serata comprende romanze che illustrano tutta la produzione del Maestro, da La Bohème, a Tosca, all’incompiuta Turandot, musica che risuona ancora ovunque provocando sempre nuovi palpiti in chi l’ascolta…

“Madama Butterfly”, opera iconica di Giacomo Puccini, è una storia di amore e tradimento ambientata in Giappone. L'opera racconta la storia di Cio-Cio-San, una giovane geisha che si innamora di un ufficiale della marina americana. La musica di Puccini intreccia sapientemente influenze orientali e occidentali, creando una partitura ricca ed evocativa che trasporta il pubblico in un tempo e in un luogo diversi. Il tragico finale di “Madama Butterfly” l’ha resa una delle opere emotivamente più potenti mai scritte.

Reduci dai rispettivi successi nei “templi” della lirica mondiale quale il Teatro alla Scala di Milano, Il Covent Garden di Londra e il Metropolitan di New York, ecco 2 formidabili interpreti della scena internazionale eccezionalmente insieme per un concerto in esclusiva a Montecatini.
Il programma, in cui i protagonisti affronteranno i propri cavalli di battaglia, è tagliato su misura per esaltare le loro doti di interpreti straordinariamente intensi e raffinati.
Si comincia con alcuni capolavori mozartiani pilastri del 700 musicale per arrivare alla passione erotica di Carmen, opera che nonostante lo scarso successo iniziale è oggi una delle più rappresentate al mondo, il tutto passando per il vigore verdiano, la limpida bellezza delle melodie belliniane e la travolgente frenesia del barbiere più famoso del mondo.

Nell’anno del Turismo Italia-Russia un evento straordinario a chiusura del “San Pietroburgo-Montecatini Opera Festival”. Accompagnati dall’Ensemble del Teatro Hermitage diretto da Fabio Mastrangelo, in assoluto il direttore d’orchestra italiano più famoso e amato della Russia contemporanea, importanti artisti italiani affiancano stelle di prima grandezza di famosi teatri pietroburghesi quali il Mikhailovsky e il Bolshoj. Sul palco eccezionalmente anche Olesya Tertychnaia, I flauto dell’Orchestra Filarmonica di San Pietroburgo e Gunther Sanin, I violino dell’Orchestra dell’Arena di Verona con un prezioso violino Gofrieller Venezia 1712.

Evento in collaborazione con Fondazione CARIPT

Molti sono i personaggi dell’opera lirica che nell’Ottocento hanno profondamente segnato l’immaginario collettivo e la cultura popolare, quanto o più della narrativa.
Esponenti di un “romanticismo” al limite del patologico, certo letale per le donne, eppure personaggi tali da imporsi sulle scene e nei nostri animi grazie all’indomito protagonismo e al potente senso dell’estremo. E’ il caso di Otello, che si trafigge col pugnale della moglie Desdemona e muore baciandola un’ultima volta; Leonora che muore tra le braccia dell’uomo che ama e nell’agonia della morte gli confessa di essersi avvelenata per restargli fedele; Aida e Radames, che serenamente affrontano insieme la crudele morte nella cripta sotto il tempio di Vulcano; Tosca, che sconvolta per la fucilazione del “suo” Mario si getta dagli spalti di Castel Sant’Angelo; Cio-Cio-San che si nega alla vita scegliendo di suicidarsi e lasciando al marito il frutto del proprio amore; Carmen uccisa con una pugnalata da Don Josè accecato dall’ira…
E quelle figure sono arrivate fino a noi e vivono “eternamente”.