Martedì 12 Luglio Montecatini Opera Festival presenta un evento straordinario dedicato alla musica contemporanea. L’Associazione culturale il Parnaso è orgogliosa di ospitare un grande protagonista della scena musicale italiana più innovativa: Roberto Cacciapaglia.
A metà strada tra classicità e sperimentazione elettronica, sostenitore di un “potere del suono” capace di evocare pure emozioni e di una musica che passa più attraverso l’emozione che da regole e strutture, è autore di importanti spot televisivi, musiche da film e teatro. In esclusiva per Montecatini l’artista si presenterà in trio e con la meravigliosa voce di Letizia Calandra proponendo sia brani estratti da “Ten Directions”, ultimo suo cd di successo, sia dai precedenti “Canone degli spazi” e “Quarto tempo”registrati con la Royal Philarmonic Orchestra.
Al termine della serata il Maestro riceverà il prezioso airone simbolo della città di Montecatini Terme.

Un doveroso omaggio ad uno dei massimi operisti della storia: Giacomo Puccini, compositore tanto amato dal pubblico di tutto il mondo, con cui si chiude il secolo d’oro dell’opera, un’invenzione tutta italiana che ci ha aiutato a far conoscere al mondo intero.
Il programma della serata comprende romanze che illustrano tutta la produzione del Maestro, da La Bohème, a Tosca, all’incompiuta Turandot, musica che risuona ancora ovunque provocando sempre nuovi palpiti in chi l’ascolta…

La Traviata è una delle opere più popolari di Giuseppe Verdi. L'opera racconta la tragica storia d'amore tra la cortigiana Violetta Valéry e il romantico Alfredo Germont. Durante la prima de La Traviata” il 6 maggio 1853 al Teatro La Fenice, il pubblico fischiò e schernì per gran parte dello spettacolo. Il giorno successivo, Verdi scrisse al suo amico Emanuele Muzio, nella sua lettera forse più famosa: “La Traviata, un'ultima sera un fallimento. La colpa è stata mia o dei cantanti? Il tempo lo dirà.” Verdi fece alcune revisioni alla partitura, tra il 1853 e il 1854, e la versione rivista ebbe un grande successo. La Traviata è attualmente l'opera più rappresentata al mondo.

Due grandi interpreti – Patrizia Cigna e Leonardo Melani – faranno rivivere il fascino leggero e spumeggiante dell’Operetta, un genere di straordinaria freschezza e immediata godibilità in cui l'impegno musicale e vocale è meno importante rispetto all'opera, ma non per questo trascurabile e meno amato dal pubblico. Uno spettacolo travolgente basato sulle più famose arie d'operetta in un viaggio immaginario che porterà lo spettatore dall’Olanda del Paese dei Campanelli agli sfavillanti tabarin parigini, dalle esotiche atmosfere di Cin-Ci-Là al paese dove tutto è allegro, delizioso e appunto sorridente, per poi seguire le vicende della più famosa, inossidabile e scintillante Vedova del mondo.

Da “Over the rainbow” a “Moon River”, è la musica destinata al cinema la protagonista del concerto, interpretata dal Klassik Swing Italian Quartet di Gunther Sanin, primo violino dell’Orchestra dell’Arena di Verona e lo splendido soprano Cristina Baggio.
Da quando esiste, il cinema è sempre stato inseparabilmente legato alla musica, anche ai tempi del muto. Già le primissime proiezioni, infatti, erano accompagnate da un gruppo di strumenti o almeno da un pianoforte. Il contributo sonoro è indispensabile per manipolare l’attenzione dello spettatore ed in presenza di grandi compositori le colonne sonore non si limitano a commentare ma diventano temi memorabili che rimangono nel ricordo degli spettatori in modo indelebile.

Tosca, una delle più belle e famose opere liriche di Giacomo Puccini.
Tragica opera d’amore e tradimento, è ambientata a Roma nel 1800. La stampa inizialmente criticò l’opera, che pareva discostarsi dalle precedenti opere pucciniane, ed anche la critica contestava una eccessiva facilità melodica. Ma immediato fu il successo di pubblico. La “Tosca” di Puccini venne rappresentata nei più importanti teatri lirici del mondo. Le musiche, tra le più belle del repertorio pucciniano.

Turandot è l’ultima opera di Puccini (incompiuta alla sua morte) e forse per questo motivo di gran lunga la sua opera musicalmente più avventurosa. Fu completata da Franco Alfano nel 1926

Un viaggio attraverso autentici capolavori della canzone classica napoletana, un genere ancora vivo e vitale, nonostante i suoi 500 anni di storia alle spalle, elemento di eccellenza e simbolo dell’Italia musicale nel mondo. Una sorta di passeggiata sul golfo di Napoli tra i vicoletti “abbascio’o porto”, toccando Marechiaro, Santa Lucia e giungendo in funicolare fino al Vesuvio in mezzo a melodie indimenticabili che costituiscono uno dei massimi vanti della città partenopea e al cui successo hanno contribuito nel tempo interpreti di fama mondiale quali Enrico Caruso, Placido Domingo, Josè Carreras, Luciano Pavarotti, Andrea Bocelli e molti altri ancora.

Due grandi interpreti – Letizia Calandra e Romolo Tisano – faranno rivivere il fascino leggero e spumeggiante dell’Operetta, un genere di straordinaria freschezza e immediata godibilità in cui l'impegno musicale e vocale è meno importante rispetto all'opera, ma non per questo trascurabile e meno amato dal pubblico. Uno spettacolo travolgente basato sulle più famose arie d'operetta in un viaggio immaginario che porterà lo spettatore dall’Olanda del Paese dei Campanelli agli sfavillanti tabarin parigini, dalle esotiche atmosfere di Cin-Ci-Là al paese dove tutto è allegro, delizioso e appunto sorridente, per poi seguire le vicende della più famosa, inossidabile e scintillante Vedova del mondo.

La serata propone un programma avvincente che non potrà non coinvolgere anche i meno avvezzi alle sale da concerto: un’antologia di brani di successo tratti dalla storia del Musical, una forma di spettacolo destinato alle masse, scorrevole e di semplice comprensione, che, nato a New York e Broadway tra i ceti popolari della società americana, si è ben presto diffuso a macchia d’olio anche fuori degli Stati Uniti. Da Memory a Over the rainbow e Summertime: brani di eterna freschezza e attualità, intercalati, nella seconda parte, dall’omaggio ad una delle più grandi star del XX secolo: il grande Frank “The Voice” Sinatra.

Mercoledì 10 ottobre, penultimo degli appuntamenti della stagione. In programma un gioiello del Barocco Italiano Le Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi. Autentico “film sonoro” sull’avvicendarsi delle stagioni, capolavoro tra i più conosciuti di equilibrio e raffinatezza, vede l’alternarsi di passi di grande cantabilità a picchi virtuosistici, qui affidati all’orchestra Pistoiese Promusica e all’eccezionale talento della carismatica violinista russa Marianna Vasileva.